PRP 2020-2025

Che cos’è il Piano Regionale della Prevenzione ?

Il Piano Regionale della Prevenzione, o P.R.P., è il principale strumento di programmazione a livello regionale degli interventi di prevenzione e promozione della salute. Attua la visione ed i principi del Piano Nazionale della Prevenzione, sancito dall’intesa Stato-Regioni e dalle Province Autonome.

Il P.R.P. 2020-2025

Il P.R.P. 2020-2025, partendo dal Profilo di Salute della Regione Siciliana, stabilisce la programmazione regionale con il fine di raggiungere livelli elevati di salute. Tale programmazione viene effettuata ponendo il cittadino al centro degli interventi ed accompagnandolo in tutte le fasi e in vari setting (scolastico, urbano ecc.) che riguardano la salute. Inoltre, attraverso il Profilo di Equità della Regione Siciliana, tratta in maniera analitica quei meccanismi sociali ed economici che generano svantaggi e disuguaglianze in termini di salute, come:

  • accesso ai programmi di screening;
  • accesso alla salute riproduttiva e preconcezionale;
  • identificazione precoce dei soggetti che presentano condizioni di rischio per Malattie Croniche non trasmissibili;
  • sensibilizzazione sui sani stili di vita;
  • contrasto alle dipendenze ed ai fattori di rischio.

La strutturazione fortemente innovativa del nuovo Piano Regionale della Prevenzione 2020 – 2025, così come da indicazioni del PNP, dà un forte ruolo di centralità alle attività di prevenzione, riconoscendo la salute come risultato dell’interazione armonica e sostenibile dell’essere umano, della natura e dell’ambiente. 

Progettazione partecipata e obiettivi del P.R.P.

La progettazione partecipata intersettoriale è stata avviata formalizzando Accordi, Protocolli d’intesa e/o Documenti d’indirizzo per creare una “politica di alleanze” tra Amministrazioni Locali, Istituzioni, Enti ed Associazioni. 

La finalità di questa politica di coesione intersettoriale mira al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Tutti gli attori sono, inoltre, direttamente coinvolti nel raggiungimento dei sei Macro Obiettivi individuati in coerenza con la programmazione ministeriale:

  • Macro Obiettivo 1: Malattie Croniche Non Trasmissibili (MCNT);
  • Macro Obiettivo 2: Dipendenze e problemi correlati;
  • Macro Obiettivo 3: Incidenti domestici e stradali;
  • Macro Obiettivo 4: Infortuni e incidenti sul lavoro, malattie professionali;
  • Macro Obiettivo 5: Ambiente, clima e salute;
  • Macro Obiettivo 6: Malattie infettive prioritarie.

Al fine di perseguire tali obiettivi, sono stati predisposti 14 Programmi Predefiniti e Liberi molto impegnativi, strettamente legati ai bisogni di salute.

  • PP1 – “Scuole che promuovono salute”;
  • PP2 – “Comunità attive”;
  • PP3 – “Luoghi di Lavoro che Promuovono Salute”;
  • PP4 – “Dipendenze”;
  • PP5 – “Sicurezza negli ambienti di vita”;
  • PP6 – “Piano mirato di Prevenzione”;
  • PP7 – “Prevenzione in edilizia e agricoltura”;
  • PP8 – “Prevenzione del rischio cancerogeno professionale, delle patologie professionali dell’apparato muscolo-scheletrico e del rischio stress lavoro correlato”;
  • PP9 – “Ambiente, clima e salute”;
  • PP10 – “Misure per il contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza”;
  • PL11 – “Identificare precocemente e prendere in carico i soggetti in condizioni di rischio aumentato per MCNT e/o affetti da patologia cronica in raccordo con le azioni del Piano Nazionale Cronicità”;
  • PL12 – “Screening Oncologici”;
  • PL13 – “Promozione della Salute Materno Infantile e Riproduttiva – I Primi Mille Giorni”;
  • PL14 – “Prevenzione degli infortuni derivanti dall’utilizzo di macchine ed impianti soggetti a verifiche periodiche”.

Il Programma prevede di strutturare tra “Scuole” e “Salute” un percorso congiunto e continuativo che includa la promozione della salute, il benessere e la cultura della sicurezza e della legalità all’interno del sistema scolastico con una visione integrata, continuativa e a medio/lungo termine, in accordo con le norme e i programmi nazionali. Le scuole si impegnano ad adottare l’Approccio Globale alla salute raccomandato dall’OMS e recepito dalla Conferenza Stato-Regioni del 19/01/2019, che ha predisposto il documento “Indirizzi di policy integrate per la Scuola che promuove salute”.

All’interno dei propri setting istituzionali, le Scuole inseriscono nella loro programmazione ordinaria iniziative finalizzate alla promozione della salute di tutti i soggetti (studenti, docenti, personale non docente, dirigenza, famiglia, ecc,) cosicché benessere e salute diventino reale “esperienza” delle comunità scolastiche. Tali iniziative sono fondamentali perché, in accordo con il Profilo di Salute, possono contribuire a migliorare la qualità della vita della popolazione sin dall’infanzia.

Le attività, nello specifico, mirano a:

  • promuovere le competenze individuali e capacità d’azione (life skills);
  • migliorare l’ambiente fisico ed organizzativo;
  • migliorare l’ambiente sociale;
  • implementare la comunicazione e la cooperazione con la comunità locale (Enti locali, Associazione ecc).

Per raggiungere tali obiettivi, il 14 Febbraio 2022, l’USR Sicilia e l’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana hanno siglato il Protocollo d’Intesa “Indirizzi di Policy Integrate per la Scuola che Promuove Salute”, che ha sancito la nascita della Rete Regionale SHE, di cui fanno parte nove scuole rappresentative delle nove province siciliane. I principi fondamentali della Rete SHE sono: l’approccio globale alla salute, la partecipazione, la qualità scolastica, le evidenze, il legame tra scuola e comunità. Infine, fa propri i valori di: equità, sostenibilità, inclusione, empowerment, democrazia.

Il Programma mira a promuovere l’adozione di uno stile di vita sano e attivo in tutte le età per contribuire al controllo delle MCNT (malattie croniche non trasmissibili) e ridurne le complicanze. Per raggiungere l’obiettivo complessivo dell’adozione di corretti stili di vita, va facilitato il coinvolgimento delle persone con disabilità e di quelle più fragili economicamente e socialmente. A tal fine, il Programma prevede lo sviluppo di strategie multisettoriali volte a favorire l’integrazione delle politiche sanitarie con quelle sociali, sportive, turistiche, culturali, economiche ed ambientali, sviluppando anche interventi per creare contesti ed opportunità favorevoli all’adozione di uno stile di vita attivo. 

Tali strategie, pertanto, sono finalizzate a: 

  • coinvolgere il più ampio e qualificato numero di stakeholder;
  • favorire una programmazione condivisa fin dall’inizio dei processi; 

  • rafforzare l’attenzione sulle disuguaglianze;
  • incentivare interventi di formazione comune rivolti ai professionisti di tutti i settori coinvolti;
  • sensibilizzare la popolazione sull’importanza di uno stile di vita attivo e dello sport come strumento per il benessere psico-fisico;

  • coinvolgere le persone e le comunità per favorire l’acquisizione di autonomia e proattività nella gestione della salute e del benessere.

E’ importante sottolineare che tali iniziative sono fondamentali per migliorare il dato del Profilo di Salute. Secondo i dati della Regione Sicilia 2017-2020, infatti, solo l’11% del campione intervistato ha ricevuto il consiglio di svolgere esercizio fisico regolarmente (Sicilia il 26%), rappresentando il valore più basso dell’intera Regione.

Il Programma sostiene la promozione della salute negli ambienti di lavoro, contrastando i fattori di rischio comportamentali delle malattie croniche e degenerative e la promozione dell’invecchiamento attivo e in buona salute mediante cambiamenti organizzativi che incoraggino e facilitino l’adozione di stili di vita salutari. Al tal fine, diventa fondamentale il coinvolgimento dei Datori di Lavoro nell’attivazione di interventi e processi volti a rendere il setting di lavoro un ambiente “favorevole alla salute” attraverso:

  • azioni di sensibilizzazione per l’adozione di stili di vita salutari;
  • cambiamenti organizzativi dei luoghi di lavoro;
  • l’utilizzo di idonei strumenti volti a promuovere l’equità ed a contrastare le diseguaglianze in termini di salute, garantendo particolare attenzione ai soggetti più fragili socialmente ed economicamente;
  • il contrasto alle morbosità ed alla mortalità MCNT;
  • la sensibilizzazione alla buona salute attraverso la trattazione di alcune tematiche specifiche, come il contrasto all’alcol, al fumo e ad altre forme di dipendenze, così come la promozione dell’attività fisica e della corretta alimentazione.

Il Programma si predilige di mettere in atto una serie di strategie ed interventi per contrastare le diverse forme di dipendenza da sostanze e comportamenti, in relazione alle sostanze d’abuso legali e illegali (con particolare riferimento all’eroina e all’alcool), al gioco d’azzardo patologico (GAP) e alle nuove forme di dipendenza causate dalle nuove tecnologie e dai device. Qualunque dipendenza, infatti, è fonte di problematiche sociali e personali, sia per i soggetti che ne sono coinvolti sia per le famiglie. Si sottolinea, al riguardo, che, in accordo con il Profilo di Salute, Trapani è la provincia con la percentuale più alta (16%) della Regione Sicilia per quanto riguarda il consumo di alcool fuori pasto (in Sicilia la percentuale si attesta all’11%).

Proprio per questo, diventa importante intervenire in maniera attiva e coinvolgere le varie realtà del territorio. Questo, al fine di raggiungere i seguenti obiettivi:

  • orientare e contrastare in maniera attiva le dipendenze in tutte le varie forme;
  • garantire un sistema di intervento complessivo che consideri e permetta la sinergia costante e continuativa di tutte le risorse umane professionali, sociali e tecniche per una prevenzione ed una comunicazione efficace;
  • responsabilizzare giovani ed adulti verso i comportamenti di consumo e abuso di alcool e sostanze nei propri contesti di vita e per la tutela della propria salute;
  • progettare interventi di formazione e comunicazione efficace per sensibilizzare la popolazione sulle conseguenze delle dipendenze.

Il Programma si concentra sulla promozione della sicurezza, sia stradale che domestica, coinvolgendo tutte le realtà attive territoriali. La sicurezza stradale e la sicurezza domestica vanno promosse con un’azione integrata e trasversale tra tutti gli attori coinvolti (Enti locali, istituzioni, associazioni di categoria ecc).

La maggior parte degli incidenti domestici, infatti, può essere evitata attraverso alcune modifiche nell’organizzazione della casa, delle semplici precauzioni ed una maggiore attenzione da parte dei genitori verso i più piccoli. Per quanto riguarda la sicurezza stradale, i comportamenti non corretti alla guida dell’auto o dei ciclomotori (in base a quanto citato nel Profilo di Salute, nella Provincia di Trapani si osserva un’alta percentuale di persone che guidano sotto l’effetto di alcool) ed il mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza (casco, cintura di sicurezza) sono responsabili di molti incidenti. Per queste ragioni, diventa importante intervenire in maniera attiva e sensibilizzare la popolazione attuando tre diverse aree di intervento:

  • in accordo con il principio dell’advocacy, promuovere politiche per la sicurezza della popolazione generale, con particolare riguardo alle fasce più deboli (bambini e anziani);
  • promuovere comportamenti sicuri attraverso interventi educativi nella comunità scolastica ed in altre realtà territoriali;
  • organizzare campagne di sensibilizzazione efficaci coinvolgendo i comuni, le farmacie, le scuole guida ecc.

Il Piano mirato di Prevenzione è uno strumento innovativo di controllo nelle imprese, in quanto si basa sulla conduzione di processi di prevenzione volti al miglioramento delle misure generali di tutela e non solo alla verifica dell’applicazione della norma. Ciò permette di coniugare i principi dell’assistenza, della vigilanza e dell’efficienza della Pubblica Amministrazione. Il Programma Predefinito 06 mira a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori  facilitando l’accesso delle imprese alla conoscenza, ovvero alla valutazione e corretta gestione dei rischi, al fine di raggiungere anche e soprattutto le piccole e medie imprese che costituiscono gran parte del tessuto produttivo siciliano. Tali iniziative di controllo e prevenzione risultano fondamentali per prevenire le morti sul lavoro che, in base al Rapporto INAIL 2022 ripreso nel Profilo di Salute, pongono la provincia di Trapani, con 4 vittime, dietro solo alle province di Palermo e Catania.

Gli infortuni mortali sia in edilizia sia in agricoltura sono causati soprattutto dalle cadute dall’alto e dalla perdita del controllo dei mezzi utilizzati, molto spesso con il loro ribaltamento, come nel caso del trattore (in Italia c’è una media di circa 100 infortuni mortali l’anno da ribaltamento del trattore).

Il Programma prevede un percorso strutturato che coinvolga le figure strategiche della sicurezza ed i lavoratori stessi, oltre che il Datore di Lavoro, al fine di mettere in atto azioni efficaci e sostenibili per prevenire gli infortuni nei cantieri edili e nel settore agricolo e l’emersione delle malattie professionali in tali comparti.

Il lavoro e i luoghi di lavoro sono soggetti a continui cambiamenti dovuti all’introduzione di nuove tecnologie, sostanze e processi lavorativi, a modifiche della struttura della forza lavoro e del mercato del lavoro, nonché a nuove forme di occupazione e organizzazione del lavoro. 

Pur in tale contesto caratterizzato da un forte grado di evoluzione, le attuali evidenze confermano la necessità di focalizzare l’attenzione del sistema della prevenzione su tre aree di rischio ritenute particolarmente significative:

  • prevenzione dei tumori di origine professionale;
  • prevenzione delle patologie dell’apparato muscolo-scheletrico di origine professionale;
  • prevenzione dello stress correlato al lavoro.

Il Programma, in linea con principi e obiettivi del Piano Nazionale di Prevenzione, si focalizza sulle tre aree di intervento adottando le lenti dell’equità, identificando le aree a più alto rischio e di esposizione ai fattori di rischio e valutandone l’impatto.

Il Programma prevede che le Regioni e le Province autonome tengano conto degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, secondo una logica integrata, e che adottino l’approccio One Health nella programmazione e nelle varie azioni. Ciò permette di comprendere le complesse relazioni tra l’uomo e gli ecosistemi naturali ed artificiali ed anche di riconoscere che la salute dell’uomo è legata a quella degli animali e dell’ambiente. A questo scopo, tale Programma si propone di consolidare alcuni processi:

  • rafforzare gli strumenti per la valutazione e la gestione degli impatti sulla salute correlati a interventi antropici;
  • sensibilizzare la popolazione sull’importanza della corretta alimentazione, al fine di prediligere un maggior consumo di frutta e verdura, in quanto – come emerge nel Profilo di Salute – nella Provincia di Trapani, solo il 9% della popolazione consuma le 5 porzioni giornaliere raccomandate;
  • mettere in atto interventi per il monitoraggio, l’adattamento e la mitigazione degli effetti climatici;
  • promuovere attività di comunicazione per migliorare le conoscenze sui rischi per la salute derivanti dall’esposizione a fattori ambientali indoor e outdoor dannose per la salute, in modo da orientare i cittadini verso scelte più salutari ed ecosostenibili;
  • promuovere l’applicazione di pratiche finalizzate al miglioramento della sostenibilità ambientale nelle filiere agro-zootecniche e nella gestione degli animali d’affezione.

In conclusione, quindi, il Programma ha l’obiettivo di rafforzare le politiche del Sistema Sanitario in vari settori (ambiente, trasporti, edilizia, urbanistica, agricoltura, energia, istruzione) per intercettare e coniugare obiettivi di salute pubblica ed obiettivi di tutela ambientale, promuovendo il rafforzamento di competenze e consapevolezza di tutti gli attori della comunità.

Il Programma si focalizza sul contrasto del fenomeno dell’antibiotico-resistenza, che rappresenta un’emergenza di sanità pubblica a livello globale. Diversi antibiotici sono divenuti parzialmente o del tutto inefficaci rendendo rischiose procedure mediche avanzate (es. chemioterapie antitumorali, trapianti d’organo). Si calcola che in Europa circa 25 mila decessi all’anno siano dovuti ad infezioni da batteri resistenti agli antibiotici. L’Italia è uno dei Paesi europei con i livelli più alti di antimicrobico-resistenza, sempre superiori rispetto alla media europea, e con un elevato consumo di antibiotici.

Uno dei maggiori rischi per pazienti, visitatori e operatori sanitari è quello delle infezioni correlate all’assistenza (ICA); si tratta di infezioni acquisite nel corso dell’assistenza, possono verificarsi in tutti gli ambiti assistenziali ospedalieri e territoriali e hanno un impatto significativo su morbilità, mortalità e qualità della vita.

Sia il fenomeno dell’Antimicrobico-Resistenza che quello legato alle infezioni correlate all’assistenza sono al centro del Programma Predefinito 10. Esso prevede il coinvolgimento collaborativo, intersettoriale, multidisciplinare e multiprofessionale, con l’integrazione delle azioni in ambito umano, veterinario, agroalimentare e ambientale, in una visione organica ed unitaria. Particolare attenzione è riservata anche alla vaccinazione, per la prevenzione di determinate patologie e per migliorare quei dati sulla copertura vaccinale che, come si può notare nel Profilo di Salute aziendale, hanno subito un peggioramento nel 2022, rispetto alle annualità 2020 e 2021, a causa dell’epidemia da Covid-19.

Il Programma prevede di consolidare ed implementare nelle varie ASP siciliane il Percorso di Prevenzione Terapeutico Assistenziale Integrato, in raccordo con il Piano Cronicità, per l’identificazione precoce e la presa in carico dei soggetti a rischio per Malattie Croniche non Trasmissibili. Esso intende quindi mettere in atto strategie ben precise per prevenire le malattie cardiovascolari, le malattie respiratorie, il diabete e la demenza, attraverso interventi centrati sulla persona, personalizzati per livelli di rischio e di genere.

Il target delle iniziative riguarda gli individui compresi tra i 18 e i 68 anni e si predilige di individuare quanti più soggetti possibili, come quelli più fragili socialmente ed economicamente, i quali, come si può notare nel Profilo di Salute, sono gli individui sui quali si osservano percentuali più elevate di ipertesi.

Gli obiettivi del Programma riguardano essenzialmente:

  • il potenziamento dell’attività di comunicazione alla popolazione e al singolo individuo;
  • attivare reti ed alleanze intersettoriali per realizzare attività di comunità e creare ambienti favorevoli alla salute, coinvolgendo varie realtà territoriali;
  • promuovere interventi intersettoriali per rendere la città e le case più sane, inclusive e favorevoli alla promozione della salute;
  • sviluppare strategie multisettoriali volte a favorire l’integrazione delle politiche sanitarie con quelle sociali, sportive, turistiche, culturali, economiche e ambientali.

Fra le malattie croniche non trasmissibili, i tumori costituiscono la seconda causa di morte nella popolazione e sono la prima causa nelle persone più giovani. Nella popolazione siciliana il tumore alla mammella costituisce la prima causa di morte per neoplasia nelle donne; il dato si conferma – come si evince dal Profilo di Salute aziendale – anche per la Provincia di Trapani, dove la media è di 257 casi all’anno. 

Gli screening oncologici sono posti tra i più alti Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), in quanto efficaci nel prevenire la mortalità per tumore e devono essere garantiti a tutti i cittadini. Grazie agli sforzi effettuati, i livelli di adesione agli screening sono aumentati, ma non sono ancora soddisfacenti rispetto alla media nazionale. Il Programma Libero 12 si prefigge proprio il miglioramento delle adesioni alle attività di screening, attraverso il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • l’organizzazione di attività di screening rivolti alla popolazione, con un particolare riguardo ai soggetti più difficilmente raggiungibili, come quelli più fragili socialmente ed economicamente;
  • l’organizzazione di percorsi di formazione rivolti agli operatori sanitari coinvolti nei processi di screening;
  • l’implementazione di percorsi organizzati per la prevenzione del tumore alla mammella su base genetica (mutazioni BRCA1-BRCA2);
  • il rafforzamento dei protocolli di screening rivolti alle donne vaccinate contro l’HPV.

Il Programma intende promuovere la salute psico-fisica nei primi 1000 giorni di vita, in quanto determinati comportamenti sono essenziali per la salute del bambino sin dal concepimento e fino al compimento del terzo anno di età. Le attività del Programma mirano proprio a favorire lo sviluppo delle potenzialità del bambino sin dal concepimento ed a prevenire problemi di salute, attraverso la riduzione dell’esposizione ai fattori di rischio ed alla promozione di fattori protettivi. Tra i fattori di rischio per il bambino, ricordiamo l’esposizione al fumo o l’assunzione di alcool in gravidanza, che determinano conseguenze per il feto. In particolare, dal Profilo di Salute si evince che, nella Provincia di Trapani, l’assunzione di alcool è molto diffusa; tale consumo potrebbe avere conseguenze sul benessere dei nascituri, aumentando il rischio di Disturbi da Esposizione Prenatale o la Sindrome Feto-Alcolica.

Gli obiettivi che il Programma intende perseguire sono in sintesi:

  • la promozione dell’assunzione di acido folico, raccomandata alle donne sin dal periodo periconcezionale;
  • la prevenzione delle morti in culla;
  • a promozione dell’allattamento al seno, che rappresenta uno degli elementi più importanti della promozione della salute nelle prime fasi di vita e la prima misura di prevenzione per le malattie croniche non trasmissibili;
  • l’implementazione dei Corsi di Accompagnamento alla Nascita, per aumentare la consapevolezza nella popolazione sull’importanza della salute riproduttiva e pre-concezionale.

La prevenzione degli infortuni sul lavoro passa attraverso strumenti di controllo e di promozione a sostegno di tutte le figure previste dal D.lgs. 81/08. Dal Profilo di Salute ed Equità della Provincia di Trapani, basato sul Rapporto INAIL per l’anno 2022, si deduce che nel 2022 nella Provincia di Trapani sono state presentate 2202 denunce di infortunio sul lavoro; alcuni di questi infortuni sono dovuti all’uso non adeguato delle attrezzature di lavoro. Occorre quindi prevenire tali infortuni e formare i lavoratori sull’utilizzo adeguato dei dispositivi. Tali obiettivi sono al centro del Programma Libero 14, che si pone l’obiettivo anche di implementare la banca dati delle segnalazioni di presunta non conformità di attrezzature di lavoro alle direttive europee.

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